Colesterolo, regoliamolo con le piante!

Cos’è il colesterolo?

Se vogliamo la definizione difficile è un “alcool policiclico alifatico” costituito dal nucleo preirdo-1,2-ciclo pentano-fenantrene, se vogliamo quella facile è una sostanza solida di colore biancastro e di consistenza cerosa, praticamente priva di odore.

Nel nostro organismo, non essendo solubile in acqua, lo troviamo legato a particolari proteine del plasma, dette “lipoproteine”.

Possiamo anche distinguere diversi tipi di colesterono:

  • quello endogeno, prodotto dal fegato
  • quello esogeno, proveniente dagli alimenti.

Se tutti i meccanismi di controllo sono funzionanti, il colesterolo in eccesso viene eliminato dal fegato, tramite la bile.

A cosa serve?

É bene precisare subito che il colesterolo è una sostanza fondamentale per il nostro organismo. Infatti serve per:

  • formare le membrane delle nostre cellule.
  • formare guaina mielinica che protegge i nostri nervi.
  • la crescita e la moltiplicazione cellulare.
  • il corretto sviluppo dell’embrione.
  • la formazione di diversi ormoni (tra cui possiamo trovare cortisolo e teststerone).
  • favorire la sistesi della vitamina D attraverso la pelle
  • per produrre gli acidi biliari della bile, all’interno del fegato.

Quali sono i valiri corretti?

Secondo le ultime direttive dell’OMS i livelli di colesterolo devono rimanere all’interno dei 200 mg\dl.

Particolare attenzione si pone anche al rapporto fra colesterolo HDL (detto volgarmente colesterolo buono) e LDL (detto cattivo).

É anche importante prestare attenzione alle altre malattie metaboliche che potrebbero complicare la situazione. Le principali sono: diabete, ipertensione ed obesità.

La dieta

Il primo stratagemma per combattere i livelli elevati di colesterolo è legato allo stile di vita e all’alimentazione.

É importante inserire nella giornata un poco di attività fisica moderata (passeggiata o bicicletta). Ci aiuterà, oltre che a combattere il colesterolo in eccesso, a smaltire eventuali chili di troppo, ad ossigenare i tessuti ed il cervello e migliorerà anche i problemi legati allo stress e all’ansia.

Oltre al movimento sarà fondamentale:

  • ridurre i grassi, gli alcolici ed i dolci.
  • ridurre la carne, gli insaccati ed i prodotti di origine animale.
  • mangiare almeno 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura di stagione.
  • aumentare il consumo di pesce azzurro, legumi e cereali integrali.

Le piante

Il primo aiuto lo cercheremo fra le piante ricche di mucillagini e di fibre. Sono aiuti fondamentali infatti sia per migliorare il transito, sia per limitare l’assorbimento di grassi a livello intestinale.
Le principali sono: i semi di lino e di psillio, la crusca ed il glucomannano.

La seconda classe di aiuti è quelle delle piante depurative del fegato. Essendo l’organo deputato sia alla produzione che allo smaltimento del colesterolo, è fondamentale tenerlo ben pulito ed equilibrato.

A queste si uniscono le droghe che agiscono direttamente sui livelli del colesterolo.

Il carciofo

L’azione benefica avviene su più fronti:

  • stimola la secrezione della bile, e quindi l’eliminazione diretta del colesterolo
  • riduce la sistesi di acidi grassi nelle cellule del fegato
  • favorisce la trasformazione del colesterolo del sangue in acidi biliari
  • migliora la digestione ed il transito intestinale

La curcuma

Anch’essa agisce sul fegato, in particolare:

  • stimolandone la funzione sia di produzione che di eliminazione della bile, con conseguente elimoinazione del colesterolo.
  • É anche importantissima la capacità antiossidante, che contribuisce al benessere dell’apparato cardio circolatorio.
  • Aumenta il colesterolo HDL in rapporto al colesterolo totale.

Ha anche un’altra serie di importantissime funzioni, che affronteremo in un articolo dedicato per non dilungarci troppo.

Il Guggul

Si utilizza l’estratto secco (in capsule) della resina di questo piccolo arbusto medio-orientale. Anch’esso brilla per le attività benefiche contro il colesterolo in eccesso. Svolge diverse azioni, tra cui le principali sono quelle:

  • ipo-colesterolemizzante (abbassa il colesterolo)
  • ipo-lipidemizzante (abbassa i livelli di grassi)
  • riduce la sintesi di colesterolo nel fegato
  • favorisce l’eliminazione dello stesso tramite la bile
  • aumenta i livelli di HDL

Il riso rosso fermentato

Dalla fermentazione del riso rosso con un particolare fungo, il Monascus purpureus, si ottiene una classe di sostanze dette Monacoline. Queste ultime svolgono una funzione di inibizione della sintesi del colesterolo e di conseguenza ne favorirà l’abbassamento dei livelli.

É importante specificare che in questo caso vi è una molecola di sintesi, la lovastatina, che è in tutto e per tutto uguale alla Monacolina K. Sarà quindi importante verificare col proprio erborista che l’estratto contenga tutta la classe delle monacoline e non solo quella appena citata. La sola presenza della K ha infatti provocato, in soggetti sensibili alla lovastatina, le medesime problematiche, che però non si sono verificate quando ad agire era l’intero gruppo di molecole.